Ristorante Casa Macè: "Scontistica particolare ed un occhio di riguardo agli amici del nostro circolo"
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![Interni Casa Macè](https://www.countrytimeclub.eu/wp-content/uploads/2022/10/Interni-Casa-Mace-264x361.jpeg) |
“Casa”, declina il termine di continuo nella chiacchierata davanti ad un tavolino nel giardino arredato di Piazza Sant’Oliva per far capire quale sia l’idea guida di un luogo che è molto più di un ristorante. “Casa” nel senso genuino del termine: come ritrovo di amici, come spazio di condivisione del piacere di vivere qualcosa che è già o diventerà presto familiare. Casa, come “Casa Macè” in vi Paolo Paternostro (ingresso anche da Piazza Sant’Oliva), ma anche come quella casa di nome Country Time Club che i gestori hanno frequentato e frequentano e che rappresenta anche il comune denominatore delle loro famiglie. Cecilia e Christian ti colpiscono per la passione che mettono in un lavoro, al quale sono arrivati attraverso strade diverse. Christian Mello conosceva da sempre Cecilia Ganci e ritrovarsi a gestire “Casa Macè” rappresenta quasi un punto d’incontro naturale di una serie di incroci del destino. “Come nasce la passione per la ristorazione? Vivevo a Milano ed ho deciso di seguire un corso di cucina, da lì è stato un susseguirsi di eventi che mi hanno portato qualche anno fa a rilevare il ristorante di Piazza Sant’Oliva” racconta Cecilia, 31 anni, figlia di Giorgio Ganci che era stato uno dei primi soci del Country. Una laurea in giornalismo nel cassetto ed un passato da cronista nei giornali siciliani, prima della svolta: “Mi è sempre piaciuto lavorare in questo settore e ‘Casa Macè’ rappresenta lo spazio nel quale esprimere i nostri valori ed il nostro modo di accogliere e guidare il cliente verso un percorso di ricerca del gusto”. Christian, figlio di Maurizio Mello e genero di Ottavio Barberi, altri soci storici del Country (e compagni di classe di Oliviero Palma) si è calato perfettamente in quello che per lui – dopo altre esperienze – è un nuovo lavoro. Il binomio funziona anche perché in cucina c’è uno chef giovane figlio di questa città che ha trovato – anche lui – a “Casa Macè” lo spazio ed il luogo per esprime tutto il suo talento. Enrico Birriolo ha “solo” 28 anni, ma, già, un curriculum invidiabile: dopo il diploma all’Alberghiero “Paolo Borsellino” si è formato con Santino Corso al Charleston, poi l’esperienza al Verdura Resort con Fulvio Pierangelini prima di una full immersion a Parigi. “Da 3 anni – rivela Enrico - lavoro con Cecilia a ‘Casa Macè’ con la quale condividiamo l’idea di una cucina mediterranea contemporanea caratterizzata dal pieno utilizzo delle materie prime tipiche della nostra isola”. Utilizzo delle materie prime, ma soprattutto tanta fantasia sfruttando anche “le nuove tecniche di cottura” spiega Cecicilia che ci incuriosisce, immediatamente, con una ricetta di tonno, burro d’arachidi, latte di cocco, pesche, asparagi di mare e cotenna di maiale soffiato. “Sorpreso? Ti aspettiamo ed aspettiamo tutti i soci del Country: a loro riserviamo un occhio di riguardo ed una scontistica particolare. Ci fa veramente piacere far conoscere una cucina che va incontro alle esigenze di tutti. Il nostro è un lavoro di fidelizzazione: chi viene una volta, poi torna sempre. Lo si può leggere in tutte le recensioni”. E torna anche per l’aperitivo altro “cult” di “Casa Macè” che può contare anche su una cantina di oltre 100 etichette (italiane ed estere). “Il nostro è un ristorante ed un cocktail bar, aperto dalle 18.30 a poco oltre mezzanotte – dicono Cecilia e Christian – così come lo chef, anche il barman è molto bravo. I nostri cocktail vengono accompagnati con le tapas ovvero un ampio ventaglio di preparazioni dolci o salate che, anche per essere serviti in unico piatto, esprimono il valore della condivisione”.
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